A partire dall’estate 1781 come ingegnere delegato a sovrintendere ai lavori presso la Casa Santa di Marcianise fu nominato l'architetto Gaetano Barba che fino alla fine del secolo manterrà questo incarico incidendo in maniera determinante non solo sull’architettura dell’Annunziata, ma anche su altre chiese e monumenti di Marcianise.
Il suo primo intervento significativo nell’Annunziata riguardò l’ulteriore sviluppo delle opere di ampliamento e di decorazione del transetto. Agli atti risulta una petizione dei governatori della Casa Santa di Marcianise rivolta al Soprintendente marchese d’Avena, che appare chiaramente di mano del Barba, con la quale si proponeva “prima di ogni altra cosa terminare e perfezionare a tutto punto la suddetta Crociera della Chiesa con togliere e pulire le sepolture siccome si ritrova fatto in tutto il restante della Chiesa, far le lammie del parterra o sia calpestio, togliere il gradino che sale in detta Crociera per ridurre ad un sol piano tutta la Chiesa, con aggiungere per il detto gradino che si leva un altro gradino alli cappelloni laterali che peccano in bassezza alla tribuna ed alle due cappelle laterali a detta Tribuna, e ciò facendo si deve levare d’opera il Pulpito di marmo che siamo anche di parere riponendosi situarlo alla parte opposta dove oggi si ritrova, e questo per togliere molti inconvenienti che nascono per la nuova Sagrestia che si trova situata alla sinistra della Chiesa; fare tutti i pecali (?) di bardiglio e lenze di marmo per quanto contiene tutta l’estensione della Crociera, secondo si ritrova contrattato col Marmoraro Antonio di Lucca nel mese di settembre 1780”. Si aggiungeva inoltre di adattare “il pavimento di riggiole della Chiesa, colle fasce di marmo per le chiamate delli pilastri, fare li altari di marmo alle cappelle del SS.mo Rosario e San Giovanni Battista con li suoi pavimenti di riggiole. Fare due Cornucopie ai due pilastri dell’imboccatura della Tribuna, o sia Altare Maggiore, perché ivi si deve riporre giornalmente il Santissimo”.
Per concludere: “Si deve mutare una trave dalla suffitta della Crociera per essersi infracidite le toghe che sono nelle mura, che minaccia imminente rovina, si deve continuare a dare la tinta a colla di diversi colori nella suffitta di detta Chiesa per rendere l’opera principiata proporzionata ai stucchi, risplendendo magistralmente l’indoratura delle cornici e fare alcune picciole cose che occorrono per terminarla; finalmente sarebbe necessario di fare i stucchi e capitelli delli Pilastri dell’archi della Tribuna e della navata grande, per essere mal fatti all’antica, e sproporzionati alli nuovi stucchi già fatti”. Tale petizione, datata “Marcianise 6 Gennaio 1782” fu firmata dai “Divotissimi servitori Decio Foglia, Francesco Gaglione, Giacomo Gionti, Carlo Viciglione Gov”[i].
In calce a questa petizione avanzata dai governatori, ma di mano del Barba, l’annotazione di pugno di d’Avena “A 8 Gennaio 1782. Il Mag.co Reale Ing. D. Gaetano Barba facendosi carico della presente relazione dei Mag.ci Governatori della Real casa santa di AGP di Marcianise dica ciò che gli occorre per darsi la providenza = Avena =”[ii].
Nella sua relazione (e questo conferma che la petizione era stata direttamente suggerita dal Barba) l’architetto non faceva altro che confermare quanto ivi richiesto in tutto e per tutto. Scriveva infatti “che su del rappresentato di cui M. Governatori stante il di sopra espressato, posso con tutto ossequio riferire che volendosi detta chiesa terminare di tutto punto, deve ponersi in esecuzione quanto si ritrova riferito dalli medesimi Mag.ci Governatori”[iii]. Con la stessa data del 10 gennaio 1782 il marchese d’Avena così disponeva: “Vista la relazione dei Mag.ci Governatori di AGP della Terra di Marcianise, la sopradetta relazione di nostro ordine fatta dal Mag. Ing. D. Gaetano Barba abbiamo determinato che la medesima si esegua e si conservi dal medesimo razionale, dico si esegua colle debite cautele = Avena”[iv]. Si tratta di documenti molto importanti che rivelano subito l’apporto che Barba diede ai lavori dell’Annunziata. Questo non si limitò, come si è sempre pensato, ad una semplice vigilanza sugli stessi. Sua fu l’idea di livellare il pavimento della chiesa che presentava un gradino a livello di transetto. La proposta nacque dalla necessità di dare maggiore imponenza alle tribune degli altari del transetto che apparivano alquanto bassi, contemporaneamente alzati di un gradino a loro volta.
Per la stessa ragione Barba decise di far smantellare il pulpito all’epoca collocato in posizione diametralmente opposta all’attuale, rimontandolo sull’altro lato e rialzandolo con l’inserzione di alcune basi di marmo sotto le quattro colonne. Alquanto oscura la motivazione offerta: Barba parla di non meglio specificati inconvenienti dovuti all’apertura della nuova Sagrestia. Approfitto per dire che il pulpito in questione fu collocato in sede nell’anno successivo e per l’occasione vi lavorò anche l’ebanista Giovanni Lener “falegname fiamengo” (ovvero fiammingo, nda)
commorante in detta chiesa” che ricevette in data 6 luglio 1783 ducati 28 “per avere il medesimo nei mesi passati accomodato e situata la grada (intende la scalinata, nda) al Pulpito di detta Casa santa e questo con tavolette di noce, fatti li gradini parimenti di noce nuovi e parimenti fortificato il cielo del Pulpito con fiocchi di legname di pioppo fine mettendo quello in opera”[v].
Per la doratura dello stesso fu richiamato a Marcianise nel 1784 l’indoratore ufficiale della Reggia di Caserta Antonio Pittarelli che già era intervenuto a valutare la doratura del presbiterio e che per il pulpito rimontato nella nuova posizione voluta da Gaetano Barba fece un lavoro egregio che tuttora si può ammirare in tutta la sua bellezza[vi].
E’ probabile che allo stesso Pittarelli vada attribuita anche la bellissima decorazione dell’arco dell’altare maggiore, rifatta interamente con l’aggiunta al centro dell’arco dei due angeli che reggono lo stemma della Reale Chiesa dell’Annunziata
Altri lavori riguardarono la collocazione di zoccoli di marmo nella “crociera” ovvero nel transetto e alla base di tutti i pilastri e, soprattutto il pavimento realizzato in “riggiole” con larghe fasce di marmo bianco e cinerino.
IL NUOVO PAVIMENTO
Il Barba sotto la cui direzione si svolgevano i lavori dovette sicuramente intervenire anche sul disegno del pavimento del transetto e quindi di conseguenza dell’intero tempio per il quale era stato già contrattualizzato il marmorario Antonio di Lucca, con il concorso del quale, venne definito il progetto straordinario della parte marmorea del bellissimo pavimento, realizzato per buona parte in marmo bianco e marmo detto bardiglio dal colore grigio scuro, con l’inserzione del giallo di Siena solo per lo stemma centrale della chiesa.
In marmo bianco e bardiglio furono anche realizzati i rivestimenti dei pilastri. Tutti i lavori per la realizzazione del pavimento del transetto furono avviati immediatamente e dovettero concludersi intorno al 1785. A seguire quelli della parte restante della chiesa. I documenti superstiti a questo proposito recano mandati a Carlo Patturelli per la fornitura del “pavimento di riggiole” ancora nel 1789[vii]. Altri mandati a favore di Antonio di Lucca e i suoi aiutanti, sempre per pagamento del pavimento o dei rivestimenti partono dal 1790 e arrivano fino al 1794[viii].
Per tornare alla relazione dell’architetto Barba segnalo che l’insieme delle opere richieste furono effettivamente realizzate, con l’eccezione delle due cornucopie ai pilastri dell’arco dell’altare maggiore che viceversa non furono mai eseguite. Al loro posto furono invece realizzati, come già detto, al centro dell’arco i due magnifici angeli reggenti il reale stemma della chiesa con l’acronimo A.G.P.
Il costo totale di questi lavori fu pari a ducati 4715,79, come risulta dal mandato conclusivo del 18 agosto 1783[ix].
L’opera di Antonio di Lucca presso la reale chiesa dell’Annunziata di Marcianise è pressoché del tutto sconosciuta, anche se, come si è visto, questa attività impiegò il marmorario napoletano per un intero decennio, quello finale della sua vita. E’ il lavoro quindi della piena maturità, quando il rutilante splendore dei suoi marmi, come nel caso del pavimento della Navata e del Transetto della Chiesa dei Santi Marcellino e Festo di Napoli, peraltro costato il quadruplo di quello di Marcianise (12.000 ducati a fronte dei 3.000), cede ad un linguaggio più sobrio e severo. Intanto il pavimento non è tutto di marmo, ma su di una base di “riggiole”, si inseriscono queste fasce che si uniscono a formare motivi circolari, come i fiori ad otto petali stilizzati raggruppati in cerchi, o stelle di solo marmo bianco di Carrara presenti nei tre punti cardine del Transetto allo sbocco delle due navate laterali e naturalmente di quella centrale. Le due navate minori (vedi foto f. t. n. 100, p. 224) presentano una successione di fasce che si intrecciamo in punti centrali come dei nodi costituiti, come detto, da motivi floreali.
Più curato naturalmente il pavimentò nella navata centrale che presenta appena dopo l’ingresso una successione di fasce composte da mami bianco e cinerino raccolti nel disco centrale stilizzato della stessa composizione.
Questo reca lo straordinario stemma della chiesa con l’acronimo AGP (Ave Gratia Plena) che richiama il saluto dell’angelo nunziante rivolto alla Vergine al centro di un largo esagono realizzato con marmi policromi. In particolare spicca il marmo giallo di Siena introdotto solo in questo punto[x].
LA NUOVA SAGRESTIA
La nuova “Sagrestia”, costruita appositamente in questi anni finali del XVIII secolo era stata già completata nel 1780, come appare evidente dai documenti. Essi dimostrano in maniera inequivocabile come il nuovo edificio adibito a sagrestia (che comprendeva una anti-Sagrestia e una Sagrestia vera e propria) era stato realizzato da Carlo Patturelli su disegni di Felice Bottiglieri, al quale va sicuramente riconosciuto il titolo di progettista dell’intera struttura. L’architetto Gaetano Barba viene invece ritenuto come autore della stessa o quanto meno come colui che vi intervenne “con una personale rielaborazione dei precedenti progetti” nella biografia dell’architetto napoletano, pubblicata da Danila Jacazzi nel 1995[xi].
In realtà egli fu nominato direttore dei lavori della Chiesa dell’Annunziata di Marcianise e degli altri edifici religiosi della città solo a partire dalla morte del Bottiglieri, avvenuta non oltre il 30 giugno 1781 quindi quando già tale sagrestia era stata del tutto compiuta da almeno un anno al punto che tale opera risulta tra quelle che vennero definitivamente saldate al costruttore Carlo Patturelli in data 16 luglio 1780, appunto circa un anno prima. Non vi sono peraltro documenti che attestino alcun altro lavoro strutturale successivo alla sua edificazione; e ove pure si supponesse un intervento talmente importante da modificare il già costruito, non ci sarebbe stato il tempo materiale per realizzarlo, tenuto conto che tra l’arrivo di Barba, i lavori di decorazione della volta, di realizzazione dell’affresco al centro della volta stessa e della Annunciazione sull’altare presente nella Sagrestia passò solo qualche mese.
Senza considerare che Girolamo Starace fu incaricato già il 18 giugno 1781 di affrescare la volta della Sagrestia, e di realizzare la pala dell’Annunciazione per l’altare ivi esistente. Non sarebbe stata presa naturalmente tale decisione se la Sagrestia non fosse stata del tutto completata come appunto era. Tra l’altro Girolamo Starace era già presente per i lavori preliminari nella Sagrestia della chiesa marcianisana addirittura nell’inverno del 1781 e realizzò l’affresco da aprile a giugno del 1782. Il fatto è che la Sagrestia faceva parte del primo nucleo di lavori previsti insieme ai due cappelloni e alle cappelle, affidato inizialmente a Giuseppe Astarita e dopo la morte di questi passato nelle mani del Bottiglieri. Del resto lo stesso Gaetano Barba non accenna minimamente alla Sagrestia nella “relazione” da lui stesa nel progettare le opere ritenute da lui necessarie per concludere i lavori. L’ipotesi, come spero di aver dimostrato, del tutto improponibile della Jacazzi, che predica un intervento del Barba sulla Sagrestia, è stata avallata anche da altri studiosi che l’hanno incautamente fatta propria[xii].
NOTE
legenda: ASM, Archivio Storico di Marcianise presso la Biblioteca comunale "G. Andrisani" di Marcianise.
[i] Questo il testo integrale “All’Ill.mo Sig. Marchese D. Domenico Antonio Avena capo Ruota della Real Camera di Santa Chiara e Delegato. Gli attuali Economi e Governatori della Real Chiesa AGP di Marcianise umilmente rappresentano a V. S. Ill.ma, come essendosi terminati tutti i stucchi della Crociera di detta Chiesa, restando solo a terminarsi due altre statue e dovendosi proseguire l’opera, siamo di parere prima di ogni altra cosa terminare e perfezionare a tutto punto la suddetta Crociera della Chiesa con togliere e pulire le sepolture siccome si ritrova fatto in tutto il restante della Chiesa, far le lammie del parterra o sia calpestio, togliere il gradino che sale in detta Crociera per ridurre ad un sol piano tutta la Chiesa, con aggiungere per il detto gradino che si leva un altro gradino alli cappelloni laterali che peccano in bassezza alla tribuna ed alle due cappelle laterali a detta Tribuna, e ciò facendo si deve levare d’opera il Pulpito di marmo che siamo anche di parere riponendosi situarlo alla parte opposta dove oggi si ritrova, e questo per togliere molti inconvenienti che nascono per la nuova Sagrestia che si trova situata alla sinistra della Chiesa; fare tutti i pecali (?) di bardiglio e lenze di marmo per quanto contiene tutta l’estensione della Crociera, secondo si ritrova contrattato col Marmoraro Antonio di Lucca nel mese di settembre 1780, radisfare (?) il pavimento di riggiole della Chiesa, colle fasce di marmo per le chiamate delli pilastri, fare li altari di marmo alle cappelle del SS.mo Rosario e San Giovanni Battista con li suoi pavimenti di riggiole. Fare due Cornucopie ai due pilastri dell’imboccatura della Tribuna (p. 488) della Tribuna, o sia Altare Maggiore, perché ivi si deve riporre giornalmente il Santissimo. Si deve mutare una trave dalla suffitta della Crociera per essersi infracidite le toghe che sono nelle mura, che minaccia imminente rovina, si deve continuare a dare la tinta a colla di diversi colori nella suffitta di detta Chiesa per rendere l’opera principiata proporzionata ai stucchi, risplendendo magistralmente l’indoratura delle cornici e fare alcune picciole cose che occorrono per terminarla; finalmente sarebbe necessario di fare i stucchi e capitelli delli Pilastri dell’archi della Tribuna e della navata grande, per essere mal fatti all’antica, e sproporzionati alli nuovi stucchi già fatti. Ciò facendosi resterebbe terminata a tutto punto la suddetta Crociera della Chiesa, potrebbero i Cappellani officiare e celebrare i Sacri Sacrifici delle Messe, mentre poi si terminerebbe il rimanente i detta Chiesa. tanto siamo di parere perché d’impegno di nostra carica, rimettendo tutto al savio discernimento di V. S. Ill.ma, mentre con tutto l’ossequio e venerazione passiamo a sottoscriverci. Marcianise 6 Gennaio 1782. Divotissimi servitori Decio Foglia, Francesco Gaglione, Giacomo Gionti, Carlo Viciglione Gov.”
ASM - AGP SEC. XVIII - AGP CONTI 1781-1782 - FASCETTA N. 49, pp. 488, 488 at.
[ii] ASM - AGP SEC. XVIII - AGP CONTI 1781-1782 - FASCETTA N. 49, p. 488 at.
[iii] Questa la relazione del Barba: “Posso riferire all’Ill. Sig. Marchese Delegato che quanto si ritrova descritto nella Rappresentanza al di sopra espressa dalli mag.ci Governatori della Chiesa di AGP di Marcianise per il dippiù del prosieguo dell’intrapresa riattazione, amplificazione e decorazione dell’intiero vaso di essa chiesa ed officine annesse, su ciò occorre sapersi che da più anni a questa parte si ritrova principiata detta riattazione, amplificazione e decorazione su dei disegni dell’Assentista D. Carlo Patturelli, e l’indirizzo di tutta l’opera porta con sé proseguirsi il dippiù, giusto il rappresentato d’essi mag.ci Governatori, con li quali si è pur anco discusso e dissaminato, non meno quello che si ritrova istrumentato con il marmoraro di lavori già principiati. Intanto non essendosi formata altra idea diversa dall’intrapresa premeditata da più tempo, ed essendo questa su tal piede ottima e regolare con doversi soltanto invigilare in tutto in tempo della costruzione, siccome sin ora si è eseguito per tutto quanto costrutto sotto la mia direzione. Per lo che su del rappresentato di cui M. Governatori stante il di sopra espressato, posso con tutto ossequio riferire che volendosi detta chiesa terminare di tutto punto, deve ponersi in esecuzione quanto si ritrova riferito dalli medesimi Mag.ci Governatori, rimettendomi operò a quanto potrà determinare da esso V. SS. Ill.ma. Napoli, li 10 Gennaio 1782 = Gaetano Barba Ing.”.
ASM - AGP SEC. XVIII - AGP CONTI 1781-1782 - FASCETTA N. 49, p. 489 at.
[iv] ASM - AGP SEC. XVIII - AGP CONTI 1781-1782 - FASCETTA N. 49, p. 489 at.
[v] Mandato di ducati 28 a “Giovanni Lener Maestro Falegname Fiamengo commorante in detta Chiesa per avere il medesimo nei mesi passati accomodato e situata la grada al Pulpito di detta Casa santa e questo con tavolette di noce, fatti li gradini parimenti di noce nuovi e parimenti fortificato il cielo del Pulpito con fiocchi di legname di pioppo fine mettendo quello in opera. Marcianise li 6 Luglio 1783”.
ASM - AGP SEC. XVIII - AGP CONTI 1783-1784 - FASCETTA N. 895, pp. 413, 413 at.
[vi] “1784 – 15 Aprile. Ducati 230 pagate al suddetto Pittarelli per l’intero prezzo dell’indoratura ad oro di spada nel pulpito di questa Chiesa, tintura ed altro eseguito in detto pulpito”.
ASM - AGP SEC. XVIII - AGP 1779-1790 BILANCI, p. 378.
[vii] “1789 – 12 Giugno. Ducati 300 pagate al Partitario delle Fabbriche D. Carlo Patturelli in conto dell’importo del pavimento di riggiole per questa Chiesa principiato già a porsi in opera”.
ASM - AGP SEC. XVIII - AGP 1779-1790 BILANCI, p. 497.
“1789 – 12 Ottobre. Ducati 150 pagati al Partitario delle Fabbriche D. Carlo Patturelli a compimento di ducati 450 ed in conto dell’importo del pavimento di riggiole per questa chiesa che si sta ponendo in opera”.
ASM - AGP SEC. XVIII - AGP 1779-1790 BILANCI, p. 497.
[viii] Mandati vari per spese ai marmorari lavoranti di Antonio di Lucca impegnati a porre in opera il pavimento di marmo:
3 luglio 1790. ASM - AGP SEC. XVIII - AGP CONTI 1790-1791 (1) - FASCETTA N. 520, p. 229.
4 luglio 1790. ASM - AGP SEC. XVIII - AGP CONTI 1790-1791 (1) - FASCETTA N. 520, p. 232.
8 luglio 1790. ASM - AGP SEC. XVIII - AGP CONTI 1790-1791 (1) - FASCETTA N. 520, p. 286.
12 dicembre 1790. ASM - AGP SEC. XVIII - AGP CONTI 1790-1791 (1) - FASCETTA N. 520, p. 435.
18 dicembre 1790. ASM - GP SEC. XVIII - AGP CONTI 1790-1791 (1) - FASCETTA N. 520, p. 442.
23 dicembre 1790. ASM - AGP SEC. XVIII - AGP CONTI 1790-1791 (1) - FASCETTA N. 520, p. 454.
8 gennaio 1791. ASM - AGP SEC. XVIII - AGP CONTI 1790-1791 (1) - FASCETTA N. 520, p. 476.
15 gennaio 1791. ASM - AGP SEC. XVIII - AGP CONTI 1790-1791 (1) - FASCETTA N. 520, p. 479.
26 febbraio 1791. ASM - AGP SEC. XVIII - AGP CONTI 1790-1791 (2) - FASCETTA N. 522, p. 296.
19 febbraio 1791. ASM - AGP SEC. XVIII - AGP CONTI 1790-1791 (2) - FASCETTA N. 522, p. 301.
26 marzo 1791. ASM - AGP SEC. XVIII - AGP CONTI 1790-1791 (2) - FASCETTA N. 522, p. 330.
29 marzo 1791. ASM - AGP SEC. XVIII - AGP CONTI 1790-1791 (2) - FASCETTA N. 522, p. 342.
2 aprile 1791. ASM - AGP SEC. XVIII - AGP CONTI 1790-1791 (2) - FASCETTA N. 522, p. 382.
9 aprile 1791. ASM - AGP SEC. XVIII - AGP CONTI 1790-1791 (2) - FASCETTA N. 522, p. 385.
15 giugno 1791. ASM - AGP SEC. XVIII - AGP CONTI 1790-1791 (2) - FASCETTA N. 522, p. 453.
18 giugno 1791. ASM - AGP SEC. XVIII - AGP CONTI 1790-1791 (2) - FASCETTA N. 522, p. 454.
31 maggio 1794. ASM - AGP SEC. XVIII - AGP CONTI 1793-1794 - FASCETTA N. 806, p. 735.
14 giugno 1794. ASM - AGP SEC. XVIII - AGP CONTI 1793-1794 - FASCETTA N. 806, p. 742.
21 giugno 1794. ASM - AGP SEC. XVIII - AGP CONTI 1793-1794 - FASCETTA N. 806, p. 748.
28 giugno 1794. ASM - AGP SEC. XVIII - AGP CONTI 1793-1794 - FASCETTA N. 806, p. 756.
12 luglio 1794. ASM - AGP SEC. XVIII - AGP CONTI 1793-1794 - FASCETTA N. 806, p. 826.
[ix] Questo l’insieme dei mandati registrati per i lavori proposti dalla relazione di Gaetano Barba: “1781 – 31 Agosto. Ducati 500 pagati a D. Carlo Patturelli in conto dei lavori di fabbrica, stucchi ed altro dal medesimo fatti per la Crociera di questa Chiesa secondo la relazione del R. Ing. D. Gaetano Barba”.
ASM - AGP SEC. XVIII - AGP 1779-1790 BILANCI, p. 337.
“1781 – 31 Agosto. Ducati 250 pagate al suddetto Patturelli mediante mandati da spedirseli da li mag. Governatori di detta Casa Santa secondo i lavori che farà per terminare di stucco la Crociera di detta Chiesa secondo la relazione del suddetto Ing. Barba”.
ASM - AGP SEC. XVIII - AGP 1779-1790 BILANCI, p. 337.
“1781 – 15 Novembre. Ducati 372 e grana 73 pagate a D. Carlo Patturelli a compimento di ducati 850 che li mancanti ducati 477 e grana 26 l’ha ricevuti con polizze per il Banco dei Poveri e tutti sono a compimento di ducati 1600 in conto dell’importo di stucchi, scultura ed ogni altro finora fatto per terminare la Crociera di detta Chiesa, restando a suo conto somministrare alli scultori il bisognevole in conto dei loro lavori, che li altri ducati 750 l’ha ricevuti per mano del cassiere secondo la relazione del suddetto Ing. Barba”.
ASM - AGP SEC. XVIII - AGP 1779-1790 BILANCI, p. 337.
“1781 – primo Dicembre. Ducati 500 pagate a D. Carlo Patturelli a compimento di ducati 2100 ed in conto delli stucchi, intagli, sculture ed altro finora fatto per la navata o sia crociera di detta Chiesa restando a suo conto somministrare alli scultori il bisognevole in conto dei loro lavori che altri 1600 l’ha ricevuti con diverse altre polizze”.
ASM - AGP SEC. XVIII - AGP 1779-1790 BILANCI, p. 337.
“1782 – 4 Marzo. Ducati 400 pagati a D. Carlo Patturelli a compimento di ducati 2500 ed in conto dell’importo di delli stucchi, intagli, sculture ed altro finora fatto per la Crociera di detta Chiesa che gli altri 2100 l’ha ricevuti con altre polizze”.
ASM - AGP SEC. XVIII - AGP 1779-1790 BILANCI, p. 337.
“1782 – 26 Aprile. Ducati 500 pagati al Partitario delle fabbriche D. Carlo Patturelli a compimento di ducati 3000 che gli altri 2500 l’ha ricevuti con diverse altre polizze e tutti sono in conto dei lavori di fabbrica, stucchi, sculture intagli ed altro finora fatto nella Crociera di detta Chiesa”.
ASM - AGP SEC. XVIII - AGP 1779-1790 BILANCI, p. 376.
“1782 – 7 Giugno. Ducati 500 pagate al Partitario delle Fabbriche D. Carlo Patturelli a compimento di ducati 3500 che li altri ducati 3000 l’ha ricevuti con altre polizze e tutti sono in conto dei lavori di fabbrica, stucchi, sculture, intagli ed altro finora fattoi nella Crociera di detta Chiesa”.
ASM - AGP SEC. XVIII - AGP 1779-1790 BILANCI, p. 376.
“1782 – 30 Luglio. Ducati 500. Pagate al Partitario delle Fabbriche D. Carlo Patturelli a compimento di ducati 4000 che li altri duc. 3500 l’ha ricevuti con altre polize e tutti sono in conto dei lavori di fabbrica, stucchi, sculture, intagli ed altro fatto finora nella Crociera di questa Chiesa, Cappella di San Giovanni Battista e nelle tre Cappelle a destra della navata di detta Chiesa”.
ASM - AGP SEC. XVIII - AGP 1779-1790 BILANCI, p. 376.
“1783 – 30 Giugno. Ducati 400 pagate a D. Carlo Patturelli a compimento di ducati 4400 che li altri 4000 l’ha ricevuti antecedentemente e tutti sono in conto dei lavori di fabbrica, stucchi, sculture, intagli, ferrate e altro fatto nella Crociera di detta Chiesa e per la Cappella di San Giovanni Battista e per le tre Cappelle a destra della navata di detta Chiesa”.
ASM - AGP SEC. XVIII - AGP 1779-1790 BILANCI, p. 377.
“1783 – 18 Agosto. Ducati 315,79 pagate a D. Carlo Patturelli a compimento di ducati 4715,79 che li altri duc. 4400 l’ha ricevuti con altre polize e tutti per l’intiero saldo dei seguenti lavori cioè di tutte le fabbriche, per lo scantinamento della Crociera della Chiesa, stucchi e sculture di figure in detta Crociera, fabbriche e stucchi nella Cappella di San Giovanni Battista e in due corridoi laterali, cancelli ed altri ferramenti per detta Cappella, per levare, lustrare e riporre il pulpito, per la formazione dell’andito per la lamia dipinta nella Sagrestia, per telari di reti di ottone, per cancelli e reti nel Preparatorio e Lavabo, per l’accomodazione del tetto della Crociera e per la formazione del Cortile dietro la Sagrestia, inclusivi duc. 40 per li cavamenti delle pedamenta del nuovo Granile in esecuzione di decreto dell’Ill. Sopaintendente in dopo alla misura del suddetto Ing. Barba notificata ai mag. Governatori e dai medesimi approvata con loro relazione”.
ASM - AGP SEC. XVIII - AGP 1779-1790 BILANCI, p. 378.
[x] Riporto qui di seguito la documentazione relativa ai lavori effettuati da Antonio di Lucca e dai suoi aiutanti nella Chiesa dell’Annunziata di Marcianise, da me rinvenuta.
“1782 – 30 Giugno. Ducati 86,35 pagate alli lavoranti del Marmoraro Antonio di Lucca per piantare l’Altare del Rosario e sei altari alle Cappelle, inclusevi le spese di piombo, olio, ferri, fabbricatori, stuccatori ed altro occorso per mettere in opera detti Altari”.
ASM - AGP SEC. XVIII - AGP 1779-1790 BILANCI, p. 376.
“1782 – 27 Novembre. Ducati 900. Pagate al marmoraro Antonio di Lucca a compimento di ducati 1500 ed in conto dell’importo di tutti i lavori di marmo dal medesimo posti in opera in detta chiesa secondo il convenuto con l’Istrumento del 30 Agosto 1780”.
ASM - AGP SEC. XVIII - AGP 1779-1790 BILANCI, p. 376.
“1783 – 30 Giugno. Ducati 39,03 per mag. Cassiere pagate per giornate ai lavoranti del Marmoraro si Lucca e altri cinque muratori che han posto in opera i zoccoli di marmo nella Crociera di detta Chiesa inclusovi il prezzo delle grappe di ferro”.
ASM - AGP SEC. XVIII - AGP 1779-1790 BILANCI, p. 377.
“1784 – 30 Giugno. Ducati 22,85 pagati al Marmoraro Biase Pedemonte per aver con suoi compagni e manipoli posto in opera nella nuova Sagrestia l’Altare di marmo che stava situato nella Cappella di S. Giovanni Battista, inclusevi le spese di calce, gesso, ferro ed altro”.
ASM - AGP SEC. XVIII - AGP 1779-1790 BILANCI, p. 379.
“1784- 30 Giugno. Duc. 22,73 pagati al Marmoraro Biase Piedimonte cioè duc. 20,82 per le giornate vacate coi suoi compagni e muratori a ponere in opera i marmi nei pilastri della Crociera e porzione del nuovo Altare di marmo nella Cappella di San Giovanni Battista e duc. 1,90 per prezzo di ferro occorso per ponere in opera il suddetto Altare”.
ASM - AGP SEC. XVIII - AGP 1779-1790 BILANCI, p. 379.
“1785 – 30 Giugno. Ducati 38,40 pagate al Marmoraro per giornate vacate da suoi lavoranti per porre in opera i marmi nei pilastri della Chiesa e per ferro e piombo occorso per detti marmi”.
ASM - AGP SEC. XVIII - AGP 1779-1790 BILANCI, p. 395.
“1786 - 30 Giugno. Ducati 7,75 pagati per 13 giornate al Marmoraro per porre in opera coi suoi lavoranti i marmi di questa Chiesa e per ferro e piombo occorso per detti marmi, incluse le giornate del mastro fabbricatore”.
ASM - AGP SEC. XVIII - AGP 1779-1790 BILANCI, p. 395.
“1787 – 30 Giugno. Ducati 22,24 pagati per 35 giornate al Marmoraro per porre in opera coi suoi lavoranti i marmi di questa Chiesa e per ferro e piombo occorso per detti marmi inclusevi le giornate del mastro fabbricatore”.
ASM - AGP SEC. XVIII - AGP 1779-1790 BILANCI, p. 466.
“1788 – 30 Giugno. Ducati 47,57 e mezzo pagate cioè 16,92 ai lavoranti del medesimo Marmoraro Antonio di Lucca che han posto in opera i marmi dentro la Chiesa, duc. 15 alli fabbricatori per giorni 30 vacati per la ponitura in opera di detti marmi, duc. 8,97 allo stuccatore per riattare i stucchi sconciati dal suddetto marmoraro e duc. 6,68 al ferraro per rotoli 26 e tre quarti di ferro lavorato a grappe per mettere in opera i suddetti marmi”.
ASM - AGP SEC. XVIII - AGP 1779-1790 BILANCI, p. 466.
“1788 – 8 Agosto. Ducati 270,33 per banco dei Poveri pagate al m. Antonio di Lucca Marmoraro a compimento di ducati 2100 ed in conto dell’importo di tutti i lavori di marmo posti in opera in questa Chiesa a tenore del convenuto nell’Istrumento rogato a 30 Agosto 1780”.
ASM - AGP SEC. XVIII - AGP 1779-1790 BILANCI, p. 466.
“1788 – 15 Novembre. Ducati 600 per banco dei Poveri pagate al m. Antonio di Lucca marmoraro a compimento di duc. 2700 ed in conto dell’importo di tutti i lavori di marmo posti in opera in questa Chiesa e specialmente per la costruzione del pavimento di detta Chiesa a tenore dell’Istrumento de 30 Agosto 1780 e dell’altro stipulato a 2 ottobre 1788 per Not. Tommaso Amoroso”.
ASM - AGP SEC. XVIII - AGP 1779-1790 BILANCI, p. 497.
“1789 – 30 Giugno. Ducati 63,89 per detto M. Cassiere pagate cioè duc. 31,40 ai lavoranti del m. marmoraro Antonio di Lucca che han posto in opera i marmi dentro la Chiesa, duc. 26,49 alli fabbricatori per la ponitura in opera di detti marmi e duc. 6 a don Lorenzo Colelli per l’affitto di due letti alli suddetti marmorari per un mese”.
ASM - AGP SEC. XVIII - AGP 1779-1790 BILANCI, p. 497.
“1789 – 4 Luglio. Ducati 300 per Banco dei Poveri pagate al Mag. Antonio di Lucca Marmoraro a compimento di ducati 3000 ed in conto dell’intiero importo del pavimento e di tutti gli altri lavori di marmo finora posti in opera in questa Chiesa”.
ASM - AGP SEC. XVIII - AGP 1779-1790 BILANCI, p. 497.
“1790 – 20 Maggio. Ducati 118 pagati cioè 54,93 ai lavoranti del marmoraro Antonio di Lucca che han posto in opera i marmi dento la Chiesa, ducati 58,10 alli fabbricatori per la ponitura in opera delli marmi, duc. 5,38 per rotoli 23 e ¼ di grappe di ferro per detti marmi duc. 2 per 120 zeppe ed altro occorso di legname per i suddetti marmi e grana 60 a D. Lorenzo Colelli per aver alloggiato tre notti i suddetti marmorari in sua casa per aver occupato il quarto sopra l’Annunciata”.
ASM - AGP SEC. XVIII - AGP 1779-1790 BILANCI, p. 497.
“Carlini trenta al marmoraro Biase Piedimonte a conto della situazione dell’Altare di marmo che sta facendo con i suoi manipoli nell’Altare della Cappella di San Giovanni Battista. Marcianise li primo Aprile 1784”.
ASM - AGP SEC. XVIII - AGP CONTI 1783-1784 - FASCETTA N. 895, p. 668.
“Mandato di ducati cinque e grana 57 pagati a Camillo Passamonte mastro Marmoraro e lavorante del Marmoraro D. Antonio di Lucca per tredici giornate passate in ponere, con altri suoi compagni, li marmi dentro di essa Real Chiesa. Marcianise li 24 Giugno 1786”.
ASM - AGP SEC. XVIII - AGP CONTI 1785-1786 - FASCETTA N. 524, p. 607.
Mandati vari a lavoranti di Antonio di Lucca per lavori “di marmi che si stan ponendo nei pilastri e in altri luoghi di detta Real Chiesa. Marcianise li 30 Aprile 1785”.
ASM - AGP SEC. XVIII - AGP CONTI 1785 - FASCETTA N. 640, p. 618.
- “Marcianise, 9 Aprile 1785”. ASM - AGP SEC. XVIII - AGP CONTI 1785 - FASCETTA N. 640, p. 590.
- “Marcianise 15 Aprile 1785”. ASM - AGP SEC. XVIII - AGP CONTI 1785 - FASCETTA N. 640, p. 594.
- “Marcianise 23 Aprile 1785”. ASM - AGP SEC. XVIII - AGP CONTI 1785 - FASCETTA N. 640, p. 609.
In una “Nota di scritture stipulate e carte estratte per uso del Razionale della Chiesa AGP di Marcianise” c’è riferimento alla “rata di stipula dell’Istrumento di appalto fatto al Mag. Antonio di Lucca Mastro Marmoraro del pavimento della Chiesa”.
ASM - AGP SEC. XVIII - AGP CONTI 1788-1789 - FASCETTA N. 392, p. 494.
Diversi mandati di pagamento ai lavoranti del marmoraro Antonio di Lucca in data 16 maggio 1789, 23 maggio 1789, 31 maggio 1789. ASM - AGP SEC. XVIII - AGP CONTI 1788-1789 - FASCETTA N. 392, pp. 766, 768, 774.
e ancora in data 6 giugno 1789, 8 giugno 1789, 13 giugno 1789, 21 giugno 1789.
ASM - AGP SEC. XVIII - AGP CONTI 1788-1789 - FASCETTA N. 392, pp. 798, 799, 804, 809.
Mandato di carlini quindici pagati a “Gio Lonardo Foglia uno di noi sottoscritti Governatori per affitto di calesse e dieta vacata in Napoli per sapere dal Regio Ingegnere D. Gaetano Barba se dal M. Marmoraro di Lucca si erano posti nella navata di essa Chiesa quella quantità di marmo convenuta nell’Istrumento di appalto ed indi sollecitare detto M. Marmoraro acciò avesse qui trasmesse altre quantità di marmi per il pavimento. Marcianise li 18 Luglio 1789”.
ASM - AGP SEC. XVIII - AGP CONTI 1789-1790 - FASCETTA N. 643, p. 354.
Mandati per pagamenti a vari lavoranti del Marmorario Antonio di Lucca:
17 aprile 1790. ASM - AGP SEC. XVIII - AGP CONTI 1789-1790 - FASCETTA N. 643, p. 752.
24 aprile 1790. ASM - AGP SEC. XVIII - AGP CONTI 1789-1790 - FASCETTA N. 643, p. 755
1 maggio 1790. ASM - AGP SEC. XVIII - AGP CONTI 1789-1790 - FASCETTA N. 643, p. 770.
8 maggio 1790. ASM - AGP SEC. XVIII - AGP CONTI 1789-1790 - FASCETTA N. 643, p. 778.
15 maggio 1790. ASM - AGP SEC. XVIII - AGP CONTI 1789-1790 - FASCETTA N. 643, p. 794.
22 maggio 1790. ASM - AGP SEC. XVIII - AGP CONTI 1789-1790 - FASCETTA N. 643, p. 802
29 maggio 1790. ASM - AGP SEC. XVIII - AGP CONTI 1789-1790 - FASCETTA N. 643, p. 807
5 giugno 1790. ASM - AGP SEC. XVIII - AGP CONTI 1789-1790 - FASCETTA N. 643, p. 835.
12 Giugno 1790. ASM AGP SEC. XVIII - AGP CONTI 1789-1790 - FASCETTA N. 643, p. 842.
19 Giugno 1790. ASM - AGP SEC. XVIII - AGP CONTI 1789-1790 - FASCETTA N. 643, p. 850.
26 Giugno 1790. ASM - AGP SEC. XVIII - AGP CONTI 1789-1790 - FASCETTA N. 643, p. 860.
[xi] D. Jacazzi, o. c., p. 75.
[xii] Cfr. S. Costanzo, Marcianise. Urbanistica, cit. p. 127.
Da Salvatore Delli Paoli, LA CHIESA DELLA SANTISSIMA ANNUNZIATA DI MARCIANISE NEL SETTECENTO, Fonti e studi per la storia di Marcianise e di Terra di Lavoro, Marcianise 2020, Libritalia.net pp. 137-141
Il predetto volume è disponibile presso la Libreria Gionti, via Grillo Marcianise.
l'ho scaricato per non perderlo...
Complimenti!