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Immagine del redattoreSalvatore Delli Paoli

LA CHIESA DELL'ANNUNZIATA DI MARCIANISE NEL SETTECENTO

Riporto qui di seguito la recensione di Felicio Corvese, presidente del Centro Studi “Francesco Daniele” e dell'Istituto Per La Storia Della Resistenza “Vera Lombardi” di Caserta al mio volume "La Chiesa della Santissima Annunziata di Marcianise nel Settecento", pubblicato sul numero 20 del 20 maggio 2022 del settimanale "Il Caffé", p. 10.


Storia di un grande giacimento culturale

LA CHIESA DELL'ANNUNZIATA DI MARCIANISE


Il libro La Chiesa della Santissima Annunziata di Marcianise nel Settecento, (Fonti e Studi per

la storia di Marcianise e Terra di Lavoro, 2020), di Salvatore Delli Paoli è un riuscito saggio di storia del territorio, condotto rispettando rigorosi criteri scientifici e ponendo particolare attenzione all’analisi delle fonti inedite e alla loro citazione e trascrizione. Alcuni ritengono, erroneamente, che la storia locale sia una sorta di ‘storia minore’, destinata esclusivamente al pubblico dei lettori di un territorio circoscritto. E’ questo un pregiudizio che va sfatato. La storia “localizzata”, come è meglio definirla, è storia tout court, di pari dignità rispetto alle storie generaliste presenti nei manuali scolastici e nella maggior parte della saggistica. Inoltre va detto che la ricerca sulla storia di una particolare realtà territoriale, quando è condotta con rigore scientifico e utilizzando fonti di prima mano, può offrire contributi illuminanti per la conoscenza e la valutazione di vicende e processi di interesse generale. In molti casi è solo dalla ricerca ‘localizzata’ che possono venire elementi importanti che possono portare a revisioni e correzioni di giudizi consolidati. Lo studio della storia può essere effettuato in modi diversi con risultati di diversa qualità.


Nelle prime pagine del libro si fa riferimento all’importanza che hanno avuto i cortili e i locali dell’Annunziata nella formazione e nella vita sociale dei ragazzi marcianisani e all’opera di fattiva promozione culturale e civile della città svolta da alcuni cittadini, come l’imprenditore Don Ciccio Del Bene. Le origini della chiesa risalgono al XIV secolo, durante la prima epoca angioina, cui seguì il trasferimento nella sede attuale, a partire dal quale ebbe inizio un progressivo potenziamento delle funzioni religiose e sociali della chiesa insieme ai continui ampliamenti e ristrutturazioni che si svilupparono lungo l’arco dei successivi quattro secoli. La chiesa divenne così sempre più ricca, grazie alle numerose donazioni dei maggiorenti e naturali di Marcianise che portarono alla costruzione, nel 1520, di un imponente edificio monumentale, più grande del duomo che era all’epoca già esistente. Qualche anno prima, nel 1506, il Casale di Marcianise era stato reintegrato nel possesso della città di Capua dal re Ferdinando il Cattolico, al cui servizio si era distinto Ettore Fieramosca, il vincitore, per le armi del re spagnolo, della Disfida di Barletta. L’esposizione dell’autore consente di seguire il progressivo formarsi del ricchissimo patrimonio artistico della chiesa, a partire dalla realizzazione della grande tavola della Decollazione di San Giovanni Battista (1556) del pittore fiammingo Dirk Hendricksz, più noto col nome italianizzato di Teodoro D’Errico, cui seguono altre grandi opere, frutto di acquisti e donazioni: i quadri cinquecenteschi S. Francesco d’Assisi che riceve le stimmate, di Giovan Bernardo Lama e il San Tommaso d’Aquino allo scrittoio, attribuito a Domenico Zampieri, detto il Domenichino. Altre opere pittoriche rilevanti dello stesso periodo, che decoravano le volte dei cappelloni, furono nascoste alla vista e in parte danneggiate dai lavori di ristrutturazione realizzati nel 1780 dagli architetti Felice Bottiglieri e Carlo Patturelli. Le pitture delle volte, probabilmente seicentesche, sono state di recente riscoperte dalla studiosa casertana Lucia Giorgi, la quale – come racconta Delli Paoli –, in modo funambolesco, con l’ausilio di corde e scale, è riuscita a penetrare nell’intercapedine che nasconde gli affreschi e a fotografarli. Una parte molto importante del saggio è costituita dal ricco corredo di note che contengono puntualmente il riferimento alle fonti archivistiche, in molti casi riportate integralmente nel testo. Sempre al XVI secolo risale la costruzione del campanile (1574) e al XVII secolo importanti trasformazioni nell’urbanistica dell’area, con l’apertura della importante “Via Nova” (1616).

Nel corso del Settecento, insieme al maestoso altare maggiore, opera composita di Gennaro Ragozzino, Giacomo Colombo e Ferdinando de Ferdinando, iniziato nel 1703 e completato nel 1707, si registrano, insieme a opere di risanamento e recupero, gli ampliamenti più importanti, con la costruzione di nuovi cappelloni e la realizzazione di un apparato figurativo molto ricco, dovuto in buona parte all’opera dei pittori Paolo de Majo (Marcianise 1703-1784) e di Domenico Mondo (1723-1806) nativo di Capodrise e allievo del Solimena, il quale, nel 1781, sottoscrisse un contratto per la realizzazione di sei grandi quadri di cui cinque furono poi realizzati. Insieme con l’ampliamento delle strutture dedicate al culto furono compiute anche altre opere, come il grande granaio, l’archivio e una sala per le udienze. Delli Paoli esamina anche gli aspetti della vita religiosa, l’attività dei cappellani e il sistema delle nomine del clero, restituendoci uno spaccato dei costumi religiosi del tempo e, anche, dei rapporti che legavano Marcianise alla famiglia reale, ai principini, figli di Ferdinando IV, e alla stessa regina Maria Carolina che intervenne, nel 1773, a un concerto, tenuto a Marcianise. dal famoso maestro Nicola Sabbatino. Alla fine del XVIII secolo il Complesso dell’Annunziata acquistò il suo assetto definitivo. Ebbero fine le acquisizioni e cominciarono a registrarsi le “perdite” – dovute in larga parte all’incuria e alla mancanza di manutenzione – divenute col tempo sempre più numerose. Con l’Unità d’Italia la Casa Santa fu trasformata nella Congregazione di Carità (1862), con cui ebbe inizio il progressivo decadimento dell’istituzione. Infine, un secolo dopo, nel 1981, l’ente fu sciolto e tutti i beni, tra i quali il palazzo Novelli, il Vecchio ospedale, il Mendicicomio, passarono al Comune di Marcianise. Nell’ultimo periodo Delli Paoli ha portato avanti nuove e interessanti ricerche, questa volta riguardanti in particolare gli aspetti sociali e politici della carità e dell’esercizio del potere nella Marcianise nel Settecento attraverso la multiforme attività assistenziale della Casa Santa, oggetto di una prossima pubblicazione.

Felicio Corvese


Il volume S. Delli Paoli, La Chiesa della Santissima Annunziata di Marcianise nel Settecento, Fonti e Studi per la Storia di Marcianise e di Terra di Lavoro, Marcianise 2020 Libritalia Edizioni, è disponibile presso la Libreria Gionti, via Grillo 51 Marcianise e le edicole Moretta, via Madonna della Libera Marcianise e Laurenza viale della Vittoria Marcianise.

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